Cambiare.
(16-083)
La
vecchiaia sarebbe l'età migliore per fare dei cambiamenti nella
propria vita (n. 16-081).
I
motivi sono molti e significativi.
C'è
l'aspetto dell'esperienza lunga, accumulata perchè si è
giunti avanti negli anni.
Più
esperienza significa aver più volte ripetuto fatti della vita. Ciò
che ci capita da vecchi è meno inaspettato di quando eravamo
giovani. Se non va bene si può cambiare.
Tanta
vita significa anche aver conosciuto numerose idee. Averle cambiate
varie volte.
Per
quanto siamo affezionati alle nostre idee, averle già cambiate una o
più volte rende meno doloroso staccarsi dalla nuove. E' come col matrimonio: se hai divorziato una volta, lo fai più facilmente una seconda (se non ti trovi bene, beninteso).
Poi
c'è l'aspetto del timore. Spesso nell'età di mezzo si teme il
cambiamento, perchè si pensa ai danni che ne potremmo avere. Ma
giunti a un passo dalla morte, con un danno ben maggiore che incombe,
gli altri danni ci paiono lievi: si cambia senza tante paure.
E
c'è il fascino della novità. La vita da vecchi può diventare
monotona: che c'è di meglio di un bel cambiamento, che spezzi la
monotonia?
Per
tutto ciò però c'è bisogno di una vecchiaia sana.
E
di una vecchiaia lunga.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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