Insofferenza.
(16-073)
Mi
considero una persona paziente.
Ci
vuole molto per farmi innervosire.
(meglio:
mi innervosisco subito, ma non lo do a vedere e sopporto a lungo).
Ma
le persone stupide non le sopporto da subito.
Dovrei
definire che cosa intendo con stupidità.
Non
ce l'ho con quelli chiaramente limitati, che non comprendono, poco
intelligenti.
Bensì
con coloro che comprendono normalmente, ma sono infarciti di luoghi
comuni, idee superficiali, pregiudizi dettati da ignoranza.
Ci
sto arrivando: non sopporto l'ignoranza e la banalità, che spesso
sono accompagnate da arroganza.
Ecco
il mix che mi manda fuori dai gangheri: superficialità e
presunzione.
Non
sopporto chi sputa sentenze su problemi giganteschi della società,
non avendone fatto riflessione alcuna, ma semplicemente per idee
orecchiate in giro, presumendo di avere già la soluzione in tasca.
Così,
oggi, l'ennesimo padrone di cani che criticava il gruppetto di
giovani che bighellona ai giardini (paventando terrribili commerci di
droghe e dando già per scontato chi sono i colpevoli e volendo la
mia solidarietà di giudizio), mi ha mandato in collera.
Gli
risposto per le rime. Gli ho detto che prima di emettere sentenze
bisogna avere delle prove, che non si può condannare chi ci appare
diverso (giovane e magari extra-comunitari).
Mi
sono mostrato insofferente.
Soprattutto
perchè quell'individuo era un vecchio.
Non sopporto i vecchi superficiali.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per
comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com
)
Nessun commento:
Posta un commento