14 maggio 2016

Insofferenza (16-073)

Insofferenza. (16-073)
Mi considero una persona paziente.
Ci vuole molto per farmi innervosire.
(meglio: mi innervosisco subito, ma non lo do a vedere e sopporto a lungo).
Ma le persone stupide non le sopporto da subito.
Dovrei definire che cosa intendo con stupidità.
Non ce l'ho con quelli chiaramente limitati, che non comprendono, poco intelligenti.
Bensì con coloro che comprendono normalmente, ma sono infarciti di luoghi comuni, idee superficiali, pregiudizi dettati da ignoranza.
Ci sto arrivando: non sopporto l'ignoranza e la banalità, che spesso sono accompagnate da arroganza.
Ecco il mix che mi manda fuori dai gangheri: superficialità e presunzione.
Non sopporto chi sputa sentenze su problemi giganteschi della società, non avendone fatto riflessione alcuna, ma semplicemente per idee orecchiate in giro, presumendo di avere già la soluzione in tasca.
Così, oggi, l'ennesimo padrone di cani che criticava il gruppetto di giovani che bighellona ai giardini (paventando terrribili commerci di droghe e dando già per scontato chi sono i colpevoli e volendo la mia solidarietà di giudizio), mi ha mandato in collera.
Gli risposto per le rime. Gli ho detto che prima di emettere sentenze bisogna avere delle prove, che non si può condannare chi ci appare diverso (giovane e magari extra-comunitari).
Mi sono mostrato insofferente.
Soprattutto perchè quell'individuo era un vecchio.
Non sopporto i vecchi superficiali.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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