I
nodi al pettine.* (16-053)
Un
pensiero popolare elementare sostiene che tutti i vizi di gioventù
si pagano in vecchiaia.
Nella
realtà non è così.
Se
si è forti fumatori, o vigorosi bevitori, o costanti mangiatori di
carne (specialmente insaccata), il conto salato da pagare giunge
molto prima della vecchiaia.
Bastano 15-20 anni di tali stravizi per
l'apparire di qualche seria patologia.
Perchè, come dice la Oms,
fumo alcol carne insaccata, sono sostanze cancerogene.
Se
invece il loro consumo è più moderato, guai fastidiosi compaiono
solo all'inizio della vecchiaia o anche successivamente.
Questa
è l'origine dell'idea che vecchiaia significhi malattia.
Nei
casi, diciamo così, meno gravi vi è un aspetto del quale non si
tiene conto:
se
si cambiano abitudini i guai diminuiscono, per cessare
definitivamente in un tempo relativamente breve.
Quello che non si dice (perchè non si sa) è che basta effettuare
dei cambiamenti quando cominciano i guai e tutto torna come prima!
Spiego
meglio.
Il
corpo reagisce ad anni di abitudini sbagliate (alimentari, alcoliche,
da fumo, da caffè, ecc.) lanciando dei segnali.
Pesanti.
Il
corpo si ammala, è vero.
Ma non è un processo irreversibile.
Se
si cambiano abitudini, la situazione migliora nettamente, fino a
giungere alla remissione delle malattie.
In
vecchiaia i nodi vengono al pettine, è vero.
Ma
sono nodi che si possono ancora sciogliere.
Basta
cambiare.
Ma
qui sta il punto.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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