Vita
senza senso? (15-182)
Pensando
ai miei vicini di casa, prossimi ai novanta, pensando alla loro
vita, fatta di poche cose, di relazioni sporadiche, di modesti
spostamenti, mi son chiesto: che vita è?
Anzi,
più precisamente: è vita quella?
Se
succedesse a me, questa restrizione, ne proverei gran pena.
Ma
lo dico a partire dalla mia condizione di uomo ancora attivo.
Non
so che succederà quando arriverò alla loro età.
Mi
chiedo se la pochezza di quella vita, la pochezza della vita
dei molto-anziani, non sia funzionale al distacco, che giungerà con la morte.
Come
se la vita riducesse al lumicino l'attività delle persone molto
anziane per dare meno sofferenza nel distacco.
La
vita diventa poco o nulla: allora, finirla non produce sofferenza.
Sembra
saggio.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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