L'anziana
vicina. (15-183)
I
rapporti con i miei due vicini di casa, entrambi quasi novantenni, si
sono intensificati.
In
pratica, si sono fatti coraggio e quando hanno bisogno, ci suonano
alla porta.
Ultimamente succede più spesso: l'età avanza e i
margini di autonomia si assottigliano.
Qualche
giorno fa è stata male la signora. Dice di avere avuto un
innalzamento della pressione. A un certo punto ha visto tutto nero.
Sembra che sia svenuta. Il marito l'ha sostenuta. Poi lei è venuta a
chiedere aiuto.
È
stata chiamata la figlia, il medico è venuto per una visita. Le ha
fatto aumentare la dose di pastiglie per la pressione.
Il
giorno dopo sono andato a sentire come stava.
Stava
ancora male.
Mi
ha detto che andava a letto.
Ha
aggiunto: ”Solo a letto mi sento sicura.”
E'
l'ultima fase. Quella in cui il letto, cioè l'immobilità, diventa
la nostra vita.
Tutto
diventa terribilmente difficile.
Tutto
dà insicurezza.
È
il tempo in cui ci si chiede se vale ancora la pena vivere.
La risposta è no.
E si è pronti per il gran balzo.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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