03 dicembre 2015

L'anziana vicina (15-183)

L'anziana vicina. (15-183)
I rapporti con i miei due vicini di casa, entrambi quasi novantenni, si sono intensificati.
In pratica, si sono fatti coraggio e quando hanno bisogno, ci suonano alla porta. 
Ultimamente succede più spesso: l'età avanza e i margini di autonomia si assottigliano.
Qualche giorno fa è stata male la signora. Dice di avere avuto un innalzamento della pressione. A un certo punto ha visto tutto nero. Sembra che sia svenuta. Il marito l'ha sostenuta. Poi lei è venuta a chiedere aiuto.
È stata chiamata la figlia, il medico è venuto per una visita. Le ha fatto aumentare la dose di pastiglie per la pressione.
Il giorno dopo sono andato a sentire come stava.
Stava ancora male.
Mi ha detto che andava a letto.
Ha aggiunto: ”Solo a letto mi sento sicura.”

E' l'ultima fase. Quella in cui il letto, cioè l'immobilità, diventa la nostra vita.
Tutto diventa terribilmente difficile.
Tutto dà insicurezza.
È il tempo in cui ci si chiede se vale ancora la pena vivere.
La risposta è no.
E si è pronti per il gran balzo.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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