02 agosto 2015

Preferisce le pastiglie (15-115)

Preferisce le pastiglie. (15-115)
Ho un parente quarantenne. Attento alla salute e ai prodotti alimentari di qualità.
Nei suoi giri all'estero porta sempre a casa qualche novità salutista.
Recentemente ha cominciato a soffrire di acidità di stomaco, così forte che ha dovuto recarsi dal medico e fare una gastroscopia. Diagnosi: eccesso di produzione di acido.
E così si è piegato ad assumere un farmaco che agisce sulla cosiddetta pompa protonica.
Adesso sta meglio. Ma non può smettere di prendere il farmaco, perchè torna a star male.
Quindi per tutta la vita assumerà pastiglie!
La cosa mi ha sconvolto.
Conosceva molto bene il mio disturbo, quasi identico al suo. Conosceva che non mi ero piegato ai farmaci. Sapeva che ero stato meglio con la dieta vegetariana alcalina.
Poteva seguire la mia strada.
Non l'ha fatto. Ha preferito le pasticche.
Più facile, più semplice, senza rinunce gastronomiche.
Il fatto è che un farmaco non risolve il problema (dato dal cibo ), semplicemente lo tampona. Ma è accompagnato (il farmaco) da effetti collaterali. Si trattasse di qualche mese di assunzione, poco male.
Ma si tratta di tutta la vita.
Nessuno può pensare che ciò sia innocuo.
(Dimenticavo: il mio parente adora la carne e gli alcolici).

Com'è difficile trasmettere informazioni, modelli e valori dai vecchi ai giovani!

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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