20 giugno 2015

Generazioni* (15-090)

Generazioni.* (15-090)
Ho avuto una discussione con un parente di quarant'anni. Giovane, quindi.
Si lamentava di un artigiano, che gli avevo segnalato, per risolvere un problema. A suo parere l'aveva pagato troppo. Per una spesa di poco superiore, ne avrebbe trovati altri che gli avrebbero fatto un lavoro molto più completo.
Poiché non è la prima volta che persone di mia fiducia non lo soddisfano, ho deciso di non fornirgli più indicazioni.
Le persone che gli propongo sono passate al vaglio di una mia esperienza più che decennale. Sono persone capaci, di eque pretese, precise. Queste per me sono caratteristiche importanti in chi presta un'opera.
Ciò che mi colpisce in questa vicenda è l'incapacità di trasmettere esperienza fra generazioni diverse.
Poiché sono vecchio, le mie esperienze sono prolungate nel tempo. Sono frutto di prove. Di valutazioni. Ebbene questa esperienza, nel trascorrere delle generazioni, si perde. Non passa.
Fin qui siamo nel campo delle conoscenze. Potrebbe sembrare una cosa normale.
I giovani vogliono farsi le loro, di esperienze, anche sbagliando. 
Potrebbe starci.
È molto più serio quando si toccano i valori.
Valori come giustizia, equità, rispetto, cura dell'ambiente, le ho imparate in decenni di vita. Speravo di averli trasmessi almeno a mio figlio.
Ho scoperto che non è per nulla automatica la trasmissione.
Per esempio la famiglia di mio figlio non fa la raccolta differenziata dei rifiuti.
Piccola cosa, si dirà. 
Ma è il segno di mancanza di sensibilità per un grave problema che minaccia il futuro.

Le conquiste di una generazione spesso restano confinate negli individui di quella generazione. Non è scontato che passino alla generazione successiva.
L'umanità è sempre in bilico fra progresso e ritorno della barbarie.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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