La prudenza del mio
amico. (15-061)
Sto preparando (solo con
la fantasia) la prossima escursione in montagna. Ne faccio una
all'anno, col mio caro amico.
Quest'anno desideriamo
entrambi tornare sulle Alpi Apuane, sulle quali abbiamo camminato più
volte negli ultimi anni. Quei monti, pur essendo abbastanza bassi
(non superano i duemila metri), sono accidentati. Bisogna essere
prudenti. Negli anni scorsi, più volte abbiamo desistito da percorsi
che ci parevano impegnativi (non tanto in sé quanto per le
condizioni esterne).
Quest'anno l'entusiamo
per il ritorno mi ha fatto sognare a occhi aperti e mi sono figurato
di rifare ciò che ci aveva fatto desistere, magari da un altro
versante o in altre condizioni.
Il mio amico mi ha
scritto dicendomi di essere prudente, di fare percorsi leggeri.
Siamo
vecchi entrambi.
Ha ragione.
Io nella mia fantasia
farei tutto, dimenticandomi che ho quasi settant'anni.
Siamo così noi vecchi.
La fantasia rimane giovane. Mentre il corpo invecchia.
Il desiderio di avventura
resta quello dei quarant'anni.
L'immaginazione non tiene
conto della realtà.
Hai
ragione, amico mio: saremo prudenti.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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