Fatiche. (15-053)
Ieri è stata una
giornata di grande impegno. Ho lavorato di mattina dalle 8 alle
13e30. Alle 14 un importante incontro per una trattativa di vendita
di un'attività, saltando ovviamente il pranzo. Alle 15 e 30 di nuovo
lavoro. Sono tornato a casa stanco morto. Non si è trattato di
fatiche fisiche. Ma sul piano psichico e nervoso la giornata è stata
pesante. Fortuna che giorni così capitano raramente.
Quando ero giovane, di
giornate così ce n'erano varie. Non ogni settimana, ma quasi.
La stanchezza si faceva
sentire anche allora.
A sera dormivo
saporitamente.
Anche stanotte ho dormito
bene. È stamattina che ho provato la differenza. Ero come intontito.
La notte non mi ha permesso il recupero. Mi ci è voluto un altro
giorno per recuperare.
Da vecchi, gli stress si
possono affrontare come da giovani.
Bisogna fare i conti con
i tempi di recupero.
Sono inesorabilmente più
lunghi.
Ho scritto delle ovvietà.
Ma proprio perchè ovvietà, meglio dirsele.
Così ce ne convinciamo e ci entrano in testa.
E' questa la realtà.
Ho scritto delle ovvietà.
Ma proprio perchè ovvietà, meglio dirsele.
Così ce ne convinciamo e ci entrano in testa.
E' questa la realtà.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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