22 marzo 2015

Ancora Prometeo? (15-043)

Ancora Prometeo? (15-043)
Qualche giorno fa mi sono alzato presto per portar fuori i cani. Poi alle sette e mezzo dal nipote per portarlo all'asilo. Alle nove appuntamento dall'assicuratore, per fare un nuovo contratto. E finalmente alle dieci una splendida colazione.
Ero con mia moglie: siamo andati al supermercato per fare gli acquisti settimanali di alimenti e in una cooperativa di agricoltori biologici per fare il pieno di frutta e verdura.
Tornati a casa all'una, il pranzo e la seconda uscita coi cani. Un po' di telegiornale e via di corsa a riprendere il nipote. Col quale siamo stati fino alle sette. Terza uscita coi cani e finalmente una cena.
Quindi una verifica della posta elettronica e una pagina del blog. Erano già le nove e mezzo. Mi sono seduto davanti alla TV per vedere se c'era qualcosa di interessante, ma dopo un quarto d'ora mi sono addormentato. Risveglio alle dieci e trenta, ultima uscita coi cani. Poi finalmente a dormire.
In una giornata così si può pensare a vecchiaia e morte?
No.
Una giornata così fa vivere nel modo più realistico il cosiddetto dono di Prometeo agli esseri umani, secondo il mito greco: l'espulsione della morte dall'orizzonte dei pensieri quotidiani.
Alla morte così non ci si pensa.
Il modo è presto svelato: riempirsi di cose da fare, di piccoli progetti da condurre a termine in una o due settimane, di servizi a figli e/o nipoti.
Il tempo fila via.
Non ti accorgi che presto morirai.



(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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