27 febbraio 2015

Aiuti (15-030)

Aiuti. (15-030)
Il mio vicino, 87 anni, saliva lentamente le scale. Mi sono offerto di portargli una delle due borse che teneva in mano.
È diabetico e si lamentava perchè un certo farmaco è stato sottoposto a restrizioni.
Deve essere il Centro per il Diabete a stabilire, attrraverso una visita, la quantità di farmaco annuale che il paziente può assumere.
Cosa normale, ma lui è invalido, ha difficoltà a muoversi, non ha più la patente e il Centro si trova ad alcuni chilometri da casa.
Mi è venuto spontaneo di offrirmi per il trasporto. Ha quasi accettato. Mi saprà dire in seguito.
Già in un'altra occasione avevo accompagnato un anziano a iscriversi alla società di cremazione.
Aiuti di vecchi-giovani a vecchi-anziani. Sarebbe la cosa migliore.
I vecchi-anziani solleverebbero i familiari da questo onere.
I vecchi-giovani potrebbero stare coi vecchi-vecchi per qualche ora.
A far domande. A chiacchierare.
A imparare.
Perchè, in questo scambio, sono i vecchi-giovani a trarre il maggior beneficio.
Non è un'idea originale.
Già in un'altra regione italiana, l'Emilia-Romagna, vi sono esperienze di condominii, abitati prevalentemente da anziani, in cui i vecchi più giovani aiutano i più anziani.
Mi piace.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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