Defaillances.
(14-239) (19/12/14)
Al lavoro.
Un giovane collaboratore
arriva in ritardo a una riunione tenuta da me.
Quasi contemporaneamente
si assenta, scusandosi. Rallento i lavori per aspettarlo. Dopo poco
rientra e si siede. Tengo la mia relazione per una ventina di minuti.
D'improvviso mi ricordo
del collaboratore, guardo la sua postazione e la vedo vuota. Mi
preoccupo e sospendo i lavori per cercarlo. Nessun esito. Ritorno in
sala riunioni e lo trovo regolarmente presente: semplicemente aveva
cambiato posto e non me n'ero accorto!
Mi ero dimenticato di
quando era rientrato. Preso dalla tensione dell'esposizione del tema,
non avevo memorizzato quanto era successo mentre spiegavo.
Questo è un chiaro segno
di perdita di capacità. Mnemoniche, di concentrazione, di controllo
delle situazioni.
Me ne sono capitate altre
in questi anni.
Segni di invecchiamento.
Quando succedono mi
avvilisco. Mi riprometto di star più attento, la volta successiva.
In verità si tratta di
vecchiaia.
Semplicemente non
l'accetto.
Ad onta di tutti i miei
discorsi.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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