Vecchi soli. (14-221)
Stringe il cuore vedere
un vecchio che vive solo.
Eppure questa è la
condizione della vecchiaia.
I figli hanno la loro
famiglia, il coniuge muore, il vecchio resta solo.
Resta solo nella fase
della vita più difficile.
Quella della tarda
vecchiaia.
Resta solo anche perchè
una parte dei conoscenti è già morta.
E poi il vecchio (o la
vecchia) si muove meno. Incontra meno gente. Ha meno energia, ha meno motivazioni, meno
interessi.
Meno autonomia.
Sono più spesso le
vecchie che restano sole. Ma loro se la cavano meglio. Per esempio
sono ancora in grado di erogare servizi alle famiglie dei figli.
La solitudine è
funzionale alla vecchiaia. Bilanci, riflessioni sulla propria vita
passata.
Sarebbe un tempo speso bene.
Se il vecchio fosse
incline alla riflessione. Più spesso, non ama la solitudine.
Cerca compagnia.
I giovani che lo
circondano a volte aderiscono alla sua richiesta. Gli fanno
compagnia.
Quegli incontri pietosi fra giovani e vecchi, in cui
nessuno ricava niente.
La solitudine invece
sarebbe utile.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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