20 novembre 2014

Vecchi soli (14-221)

Vecchi soli. (14-221)
Stringe il cuore vedere un vecchio che vive solo.
Eppure questa è la condizione della vecchiaia.
I figli hanno la loro famiglia, il coniuge muore, il vecchio resta solo.
Resta solo nella fase della vita più difficile.
Quella della tarda vecchiaia.
Resta solo anche perchè una parte dei conoscenti è già morta.
E poi il vecchio (o la vecchia) si muove meno. Incontra meno gente. Ha meno energia, ha meno motivazioni, meno interessi.
Meno autonomia.
Sono più spesso le vecchie che restano sole. Ma loro se la cavano meglio. Per esempio sono ancora in grado di erogare servizi alle famiglie dei figli.

La solitudine è funzionale alla vecchiaia. Bilanci, riflessioni sulla propria vita passata. 
Sarebbe un tempo speso bene.
Se il vecchio fosse incline alla riflessione. Più spesso, non ama la solitudine.
Cerca compagnia.
I giovani che lo circondano a volte aderiscono alla sua richiesta. Gli fanno compagnia. 
Quegli incontri pietosi fra giovani e vecchi, in cui nessuno ricava niente.
La solitudine invece sarebbe utile.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento