24 novembre 2014

Prostata (14-224)

Prostata. (14-224)
Sono sul punto di cedere ai farmaci chimici. L'altra notte mi sono spaventato, perchè, alzatomi sotto lo stimolo di urinare, non ci sono quasi riuscito. È uscito solo un sottile filo di urina che si è fermato presto, lasciandomi con la necessità di urinare, ma anche con l'incapacità di farlo. Fortuna che i giorni successivi e soprattutto durante le ore diurne, urino senza difficoltà. È la notte che ho problemi. Non ho capito il perchè.
Non c'è dubbio che nell'ultimo anno sono peggiorato. Di notte mi alzo regolarmente tre volte, mentre prima mi alzavo solo due. Anche il PSA è cresciuto passando da 2,5 a 3. Valori non preoccupanti, ma comunque in crescita. Cerco di tamponare la situazione con la radice di ortica, ma ho preso in seria considerazione l'uso di farmaci.
Sono ormai sette anni che combatto con la mia prostata, che si sta ingrossando. Non ho mai assunto i farmaci che ogni due anni l'urologo mi prescriveva. Quindi mi sono risparmiato sette anni di assunzione continua di farmaci. Ma sono peggiorato (per altro non so se con i farmaci sarei migliorato).

Che cosa vuole dirmi la mia prostata?
Sicuramente che sto per essere sconfitto. La mia determinazione a occuparmi in modo massiccio del lato fisico della vecchiaia sta dimostrandosi vana. Non posso continuare a mantenere il corpo che avevo dieci anni fa. Il corpo cede.
Qualcuno ha scritto (forse J. Hillman) che quando si arriva alla vecchiaia, per prima cosa si desidera vivere ancora a lungo. È quello che ho fatto io.
L'importanza che do al corpo è nella sostanza un rifiuto della fine, inevitabile.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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