Incidenti. (14-209)
Domenica sono stato al
cinema. All'uscita ho rivisto un conoscente, dopo almeno due anni.
Apparentemente in forma. In realtà, molto rigido.
Due anni fa, faceva una
passeggiata in montagna con la moglie, su un sentiero da trekking che
portava a un rifugio (proprio come faccio io ogni anno). Era quasi
giunto al rifugio, quando è caduto. Non è rotolato lungo una
scarpata. Non stava seguendo un'aspra via ferrata.
È semplicemente
scivolato e caduto su un normale sentiero per escursionisti. Cadute
di questo tipo ne faccio anch'io, ogni volta che vado a camminare in
montagna.
A lui è successo
l'imprevedibile: nella caduta ha sbattuto il collo su una roccia.
Frattura di una vertebra. La moglie è corsa al rifugio a dare
l'allarme. È giunto l'elicottero di soccorso. Lo hanno trasportato
nell'ospedale provinciale. La frattura era molto pericolosa, poteva
ledere il midollo spinale, con conseguente paralisi. Doveva essere
operato. Con le sue conoscenze è riuscito a farsi portare
nell'ospedale di una grande città, per essere operato da un chirurgo
molto esperto.
Se l'è cavata, ma è
rimasto rigido. Una protesi in titanio tiene insieme la sua vertebra.
Anche questo può
succedere. L'incidente banale.
La moglie mi diceva: ”Di
colpo è invecchiato di dieci anni.”
In questo diario ho
spesso scritto di prudenza. Ma qui non c'entra.
Gli incidenti capitano a
giovani e vecchi.
Se capitano a vecchi,
possono accelerare la vecchiaia.
Cambiano la qualità della vecchiaia.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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