L'uovo
di Colombo. (14-111)
Ho
trovato un libro di Umberto Veronesi, oncologo italiano, (ha
superato gli ottanta, ma continua a lavorare indefessamente). La
dieta del digiuno, si chiama il nuovo libro.
Non
l'ho ancora letto. Ne ho letto invece qualche lancio, qualche
intervista.
In
sostanza Veronesi, al di là del digiuno vero e proprio, propone una
dieta in cui si diminuiscono i pasti quotidiani. Dieta africana, la
chiama qualcuno. Cioè una dieta in cui si mangia una sola volta al
giorno, più qualche spuntino qua è là durante la giornata (un
frutto, un ortaggio e poco più).
Che
nella nostra società si mangi troppo, è risaputo. Che molti siano
sovrappeso, anche. Soprattutto fra gli anziani. Molti si arrabattano
nel calcolo preciso di calorie, col risultato che mangiano pasti
ridotti. Ma sempre molti pasti.
La
soluzione di Veronesi è semplice. Diminuiamo il numero dei pasti.
Come si fa in Africa.
Qualche
ragione c'è, se è vero che i nostri antenati di quaranta o
cinquantamila anni fa, erano alla continua ricerca di cibo. E non è
detto che lo trovassero ogni giorno e in abbondanza.
Soprattutto
non lo trovavano tre volte al giorno.
Un
solo pasto quotidiano lo possiamo cominciare a fare noi vecchi.
Mangiando
meno, diminuiamo la nostra impronta ecologica sul pianeta terra.
Soprattutto,
la salute migliora. E, volendo, si vive più a lungo.
Mangiando
poco, diventa poco importante quali cibi si mangi. Meglio i vegetali
(vedi The China Study), meglio la qualità (quelli
biologici). Certo.
Ma
se è poco, sia la qualità che il tipo diventano quasi secondari (ho
detto quasi).
Semplice,
no?
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012
sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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