Guarda
avanti! (14-107)
Stavo
andando al lavoro in bici. Il solito percorso conosciuto. Così mi
guardo in giro. Qualche persona, dei treni, nuovi cartelloni
pubblicitari. Ieri ne guardavo appunto uno, mentre ero sulla pista
ciclabile. Nell'altra corsia arriva un'altra bici. Sento che il
conducente mi dice: "Guarda avanti!" Mi ero
inavvertitamente spostato verso il centro-pista. Rischiavo l'impatto,
perchè in quel tratto la pista è stretta. Mi ero distratto
troppo. Da qui il richiamo.
Devo
controllare di più la tendenza alla distrazione. Da vecchio molte
cose non riesco più a farle automaticamente. Devo prestare più
attenzione a tutto ciò che faccio. Non è una perdita. É un
guadagno.
Maggiore
consapevolezza nelle mie azioni. In tutte.
Anche
quando mangio un boccone. Se mi distraggo rischio di mordermi lingua,
labbra o guance.
È
solo da vecchi che ci si rende conto di quante cose si facciano senza
pensare, da giovani. Da vecchi non si può più, occorre più
coscienza in ogni azione della vita.
Del
resto di vita ne resta poca.
È
un peccato sprecarla senza essere presenti a sè.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012
sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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