T.Colin
Campbell. (14-71)
E'
l'autore del testo The China Study (Macroedizioni, Italia 2011.
BenBella Books, Usa 2006). L'ho visto e ascoltato in conferenza
(su dvd) che ha tenuto nella mia regione circa un anno fa.
Gentile,
moderato, modesto ha illustrato le sue ricerche di trent'anni sul
legame fra alimentazione e malattie più gravi della nostra
civiltà: cancro, infarto, diabete, malattie autoimmuni eccetera.
Le
sue idee iniziali erano in linea con quelle prevalenti negli Usa in
fatto di alimentazione (proveniva da una famiglia di allevatori):
l'alimentazione migliore è quella contenente proteine di alto valore
nutrizionale, cioè proteine animali.
Con
queste idee si mise a studiare una dieta per i bambini poveri
denutriti delle Filippine, che evidentemente mangiavano poche
proteine animali (costose). La prima scoperta (casuale): in quel
paese vi era un'alta percentuale di bambini colpiti da cancro al
fegato. Ma non si trattava di bambini di famiglie povere, bensì di
quelli di famiglie ricche (quindi con abbondante apporto di proteine
animali).
Ancora
casualmente viene a conoscere una ricerca di scienziati indiani: un
alto tasso di proteine animali favorisce il cancro nelle cavie.
Esperimenti del 1968 confermati da altri nel 1974.
Comincia
allora delle ricerche (1991), per vedere se variando la quantità di
proteine animali aumenta o diminuisce il cancro. Ipotesi confermata:
più proteine animali (fino al 20% della dieta) più cancro; meno
proteine animali (il 5% della dieta) niente cancro. Non solo: se dal
20% si passa al 5%, il cancro regredisce. Se si ritorna al 20% il
cancro ritorna.
Altro
esperimento. Con proteine vegetali, perfino al 20% della dieta,
nessun cancro.
La
proteina animale usata è stata la caseina. Proteina tipica di latte
e latticini.
Altre
ricerche in quegli anni (Hu e altri, 1995) trovano che la caseina
aumenta nell'organismo i fattori che favoriscono il cancro. Il
consumo di latte e latticini favorisce straordinariamente il cancro
del seno e dell'utero nelle donne. Così come quello della prostata
negli uomini.
Una
ricerca cinese negli anni 70-75 del novecento, trovò che l'incidenza
del cancro al seno varia grandemente a seconda della zona di
provenienza: nelle zone rurali povere (alimentazione quasi del tutto vegetariana) è fino a cento volte minore
che nelle zone ricche delle città (alimentazione con prodotti animali).
Sconvolgente.
Riguarda noi vecchi?
Eccome.
Completerò i risultati delle sue ricerche in un altra pagina.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107.
La
sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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