Parole
che mancano. (14-43)
Questa
settimana mi è capitato tre volte di sbagliare parole. Ho detto
telefono invece di televisore, “ti spogli”
invece di “ti togli” più un'altra che non ricordo.
Mi
sono messo subito in allarme. Anche perche mia moglie (la perfida!)
me l'ha subito segnalato.
Giustificazione:
a volte sono pigro nel linguaggio familiare e uso la prima parola che
assomiglia a quella che voglio dire. Mi consolo dicendomi che ero
perfettamente cosciente che si trattava di un errore. Ma è anche un
primo segnale di disfunzione cognitiva lieve, se non di Alzheimer.
Recentemente
non ho più avuto dei segni che il mio cervello cominci a
mal-funzionare. Non si sono ripetute dimenticanze importanti (tipo il
gas acceso). Neppure brevi stati confusionali. L'ho attribuito a una
cura di Gingko Biloba che ho fatto in autunno.
E anche
all'aver eliminato dalla mia dieta i prodotti di origine animale
(seguendo in questo i consigli del libro The China Study).
Ora
invece questi errori.
Mi
dovrei preoccupare?
I miei
colleghi anziani si preoccupano quando succede anche a loro?
Dubbi di
vecchiaia.
Paure da
vecchi.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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