01 marzo 2014

Parole che mancano (14-43)

Parole che mancano. (14-43)
Questa settimana mi è capitato tre volte di sbagliare parole. Ho detto telefono invece di televisore, “ti spogli” invece di “ti togli” più un'altra che non ricordo. 
Mi sono messo subito in allarme. Anche perche mia moglie (la perfida!) me l'ha subito segnalato.
Giustificazione: a volte sono pigro nel linguaggio familiare e uso la prima parola che assomiglia a quella che voglio dire. Mi consolo dicendomi che ero perfettamente cosciente che si trattava di un errore. Ma è anche un primo segnale di disfunzione cognitiva lieve, se non di Alzheimer.
Recentemente non ho più avuto dei segni che il mio cervello cominci a mal-funzionare. Non si sono ripetute dimenticanze importanti (tipo il gas acceso). Neppure brevi stati confusionali. L'ho attribuito a una cura di Gingko Biloba che ho fatto in autunno.
E anche all'aver eliminato dalla mia dieta i prodotti di origine animale (seguendo in questo i consigli del libro The China Study).
Ora invece questi errori.
Mi dovrei preoccupare?
I miei colleghi anziani si preoccupano quando succede anche a loro?
Dubbi di vecchiaia.
Paure da vecchi.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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