09 marzo 2014

Il carnevale (14-51)

Il carnevale. (14-51)
E' finito qualche giorno fa. Ricordo di quand'ero bambino: si festeggiava il martedì grasso. Mia nonna faceva delle frittelle strepitose, con mele e polenta. Ricordo anche che la domenica prima si faceva una sfilata di maschere e di qualche carro allegorico.
Durava poco, allora, il carnevale. Qualche giorno. Una settimana al massimo.
Adesso comincia dopo l'epifania e dura tantissimo. Si cominciano a fare le frittelle e i crostoli già a gennaio. E si mangiano spesso. Diventa un'abitudine quasi quotidiana per un mese o due.
Nutrirsi di dolci. Come la brioche al mattino. Tutte le mattine.
Eppure l'uomo, nella sua esistenza come specie (100.000 anni?), raramente si è nutrito di dolci. Miele ce n'era pochissimo. La frutta non era dolce. Per di più era scarsa. Zucchero quasi inesistente.
Siamo sicuri che tutto questo dolce sia conforme al nostro metabolismo?
Sono certo che faccia male. A lungo andare, certamente. Non subito. Magari dopo 20 o 30 anni. Ma le malattie arrivano. Inesorabili. Quando siamo vecchi.
E così le chiamiamo malattie della vecchiaia.
Ma la vecchiaia non c'entra per nulla.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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