08 marzo 2014

Il caffè (14-50)

Il caffè. (14-50)
Mi piace il caffè. Sono arrivato a berne anche tre al giorno. Poi sono stato male di stomaco e così l'ho ridotto. A due e per di più ristretti. Comunque anche così sono sempre sessanta al mese. Una abitudine pesante. Non credo che un caffè faccia male, ma assumerne ogni giorno per anni può dare disturbi.
Adesso, da un mese circa, non ne bevo quasi più. Sono passato da due al giorno a due alla settimana. Motivo: in un blog sulla ipertrofia prostatica benigna (IPB), si davano cinque regole di vita, per guarire da questa malattia. Una riguardava l'assunzione di caffè. Il caffè va eliminato da chi soffre di IPB.
Sono anni che combatto contro questo disturbo, coi miei mezzi, e per ora sono quasi sempre peggiorato, sia pur lentamente. Ora voglio provare a eliminare il caffè.
Si tratta di una malattia che colpisce gli anziani. Non ci sono grandi cure, nè grandi spiegazioni. E le cure proposte hanno sempre effetti collaterali. E io le ho rifiutate.
Ma sono vecchio.
E tenace.
Voglio averla vinta.
Intanto provo con il caffè.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

2 commenti:

  1. Ma per favore! La vita, la vecchiaia in particolare è solo, e solamente, dedita a un organo che si chiama "bocca"?????.
    Ah quanti danni fa la scienza, quella esatta, quella dei numeri, quella che ti dice se il cervello ti va un pappa, ma non sa, o non vuole dire che "vive di più chi ama"!
    Non lo dicono gli scienziati, lo dicono le persone che hanno vissuto a lungo, e a lungo hanno rimpianto l'amore che non hanno espresso.
    Che mi frega di vivere più a lungo se a indurirsi è il mio cuore?
    Voglio mantenere l'animo permeabile alle emozioni e all'amore, pazienza se si indurirà il cervello con quelle placche terribili (!?).
    Sono convinta che da rimbambita quel poco che potrò sentire sarà nel cuore
    La perfida

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