16 marzo 2014

500 (14-58)

500. (14-58)
Cinquecento pagine. Ho scritto cinquecento pagine di diario. Cinquecento riflessioni sulla vecchiaia. In due anni.
Volevo verificare come cambiano le idee di un uomo che si avvicina alla fine della vita. 
Avrei dovuto scrivere un anno ogni cinque e fare un diario fino alla fine della mia vita. 
Troppo ambizioso.
Ho ripiegato su un diario della vecchiaia. Senza altri scopi. Questo ho fatto. Senza l'impegno (gravoso) di analizzare i miei pensieri.
E invece l'analisi è venuta da sola. Mi sono accorto, dopo poco più di un anno, che i miei pensieri stavano cambiando. Quelli sulla vecchiaia, intendo. Oggi non la penso più come due anni fa, sul modo migliore di vivere la vecchiaia.
Ero partito in modo ideologico. Cioè volevo manipolare la vecchiaia con le mie idee astratte. La vita concreta di tutti i giorni (di vecchio) mi ha cambiato. Ha cambiato le mie idee. Come ho scritto nella sintesi del primo anno (2012), che ho fatto alla pagina 14-41.
Sono soddisfatto?
Sì.
Adesso punto a 1000!

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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