10 febbraio 2014

Tramonto (14-32)

Tramonto. (14-32) (10/02/14)
Mio figlio mi ha comunicato che presto diventerò nonno. La sua compagna forse è incinta. In realtà nonno lo sono già, ma per parte di mia moglie. Sono un nonno putativo.
Ora invece diventerò nonno vero. Nonno di sangue. Non cambia nulla nella nonnità
Cambia invece nei simboli.
Sapere che mio figlio avrà un figlio, cambia tutto. Non sarò più il padre di un figlio giovane o giovanile. Sarò un uomo genitore di un altro uomo, che ha una sua vita autonoma, matura. Che non potrà più atteggiarsi a figlio. Perchè egli stesso sarà padre.
Non cesso le mie funzioni di genitore, ma cessa una stagione. Perchè mio figlio ormai ha una sua professione, un suo ruolo sociale. Appartiene alla generazione che gestisce la società. Nel concreto. Nella vita di tutti i giorni. Magari non nelle sfere di potere più alte, dove comandano ancora sessantenni e settantenni.
Ma nella vita normale rappresenta l'ossatura della società.
La mia generazione cede il passo alla generazione successiva.
Nelle parole di mio figlio ho percepito il mio tramonto.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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