23 febbraio 2014

Cicli (14-37)

Cicli. (14-37)
Sta tornando la primavera. Almeno nella mia regione. Sono più di due settimane da che sono ricomparse le viole. Ancor prima erano sbocciati i fioretti della Madonna e le margheritine. Torna la bella stagione. È come se ricominciasse un anno. Dà piacere. Anche ai vecchi.
Il risveglio della natura mi fa sentir parte di un tutto, chiamato vita. O natura. Di fronte a questo passa in secondo piano il fatto che è trascorso un altro anno. Che, dunque, gli anni di vita che mi rimangono sono solo dodici (contandoli sull'aspettativa di vita in Italia, che è circa di ottant'anni). Conta invece sentirsi di appartenere a un tutto. Che esisterà anche quando io individuo sarò morto. In questi casi mi pacifico col mio bisogno di immortalità.
La mia morte diventa meno importante.
La vita continua anche se io muoio. Soprattutto continua in persone che amo. La mia compagna, mio figlio, mio nipote.
E' un regalo dell'alternarsi delle stagioni.
È un inganno, perchè il ritorno della primavera, riduce a dodici questi ritorni.
Ma è un dolce inganno.
Aiuta a vivere bene anche gli ultimi anni.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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