Rispetto. (424)
Quando scambio
qualche parola con immigrati arabi, a volte mi salutano chiamandomi
"zio". All'inizio non capivo. Poi mi hanno spiegato che è
una forma di rispetto.
Ultimamente mi
accorgo di essere salutato da persone poco conosciute. Forse sono
riconoscibile perchè ho tre cani. Ma forse no.
Mi danno un
cenno di saluto perchè sono anziano. Per rispetto.
Nel passato si
dava il saluto a chi aveva un ruolo sociale importante e
riconosciuto. Il medico, il farmacista, il prete ... Era
un'espressione di rispetto, verso chi sapeva di più, o aveva più
potere o più soldi.
Rispetto. Parola
caduta in disuso. Eppure noi anziani siamo meritevoli di rispetto. Di
attenzione, almeno.
Quelli più
giovani sarebbe bene che rispettassero i più vecchi. Per interesse.
Sì, perchè noi
vecchi la sappiamo lunga. Possiamo raccontar loro molte cose.
Se solo fossero
intelligenti guarderebbero a noi come si guarda una cartomante, un
astrologo, un oracolo.
Possiamo
letteralmente predire loro il futuro.
Perchè
conosciamo il loro futuro.
(L’indice per
argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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