10 dicembre 2013

Rispetto (424)

Rispetto. (424)
Quando scambio qualche parola con immigrati arabi, a volte mi salutano chiamandomi "zio". All'inizio non capivo. Poi mi hanno spiegato che è una forma di rispetto.
Ultimamente mi accorgo di essere salutato da persone poco conosciute. Forse sono riconoscibile perchè ho tre cani. Ma forse no.
Mi danno un cenno di saluto perchè sono anziano. Per rispetto.
Nel passato si dava il saluto a chi aveva un ruolo sociale importante e riconosciuto. Il medico, il farmacista, il prete ... Era un'espressione di rispetto, verso chi sapeva di più, o aveva più potere o più soldi.
Rispetto. Parola caduta in disuso. Eppure noi anziani siamo meritevoli di rispetto. Di attenzione, almeno.
Quelli più giovani sarebbe bene che rispettassero i più vecchi. Per interesse.
Sì, perchè noi vecchi la sappiamo lunga. Possiamo raccontar loro molte cose.
Se solo fossero intelligenti guarderebbero a noi come si guarda una cartomante, un astrologo, un oracolo.
Possiamo letteralmente predire loro il futuro.
Perchè conosciamo il loro futuro.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento