23 novembre 2013

Pranzi (409)

Pranzi. (409)
La mia vicina di casa, ottantacinquenne, vedendomi col nipotino, mi ha detto: "Se lo goda adesso, che è piccolo. Poi, quando sarà più grande, lo vedrà molto di meno. I genitori sono impegnati col lavoro, i nipoti con lo studio. Non hanno tempo per passare dai nonni."
Ho ribattuto: " Li inviti a pranzo la domenica!"
"Un tempo lo facevo, - ha risposto – poi, con l'età, li ho invitati sempre di meno. I pranzi mi stancano. Il timore di non fare tutto come si deve, mi mette ansia. Risultato, non li invito più."
Conseguenze della vecchiaia. Stanchezze. Più mentali che fisiche. Timori che qualcosa disturbi la quiete e la tranquillità della routine quotidiana. Così le relazioni si allentano. I vincoli familiari si intiepidiscono.
Avete notato che quando si va a trovare un parente molto anziano, si tratta sempre di visite di cortesia? Quasi formali? Anzi non si parla con l'anziano, ma si chiacchiera fra parenti. Si fa solo presenza.
Nell'età molto avanzata si fanno esercizi di distacco.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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