24 novembre 2013

Grandi vecchi (410)

Grandi vecchi (410)
Ce n'era uno in pasticceria. Accompagnato da parenti, tenuto sottobraccio, bastone in mano. Stava concordando una torta, di compleanno. Gli astanti lo guardavano, con curiosità. Forse con un po' di simpatia. Come un individuo di un'altra specie. Di una specie rara. Un sopravvissuto.
Uscito, si è parlato di lui. Della sua età (forse sopra i novanta). Delle sue capacità, evidentemente ridotte. I presenti sorridevano, senza scherno. Quasi con tenerezza, come si guarda un bambino. O un cane.
Grandi vecchi, ce ne sono pochi. Merce preziosa. Sarebbe da stare ad ascoltarli. A interrogarli. A pendere dalle loro labbra. Si tratta dei pochi testimoni di un'età sconosciuta.  
Di più, di una vita sconosciuta: una vita lunghissima.
Cambiano le cose, le idee, le relazioni, se la vita è di novant'anni o più.
Grandi vecchi, ce ne sono pochi. Quei pochi poi, se ne stanno rintanati da qualche parte, escono poco, si fan vedere poco.
Come animali in via di estinzione.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento