02 novembre 2013

In libreria (390)

In lbreria. (390)
Vado spesso in libreria. I libri mi piacciono. Qualche giorno fa ho scoperto un libro sulla vecchiaia: Ragazzo. Storia di una vecchiaia. Di Massimo Fini. Ne ho letto una decina di pagine, qua e là. Stile tagliente, autobiografico (l'autore sembra essere giunto alla vecchiaia da poco), taglio giornalistico. Un buon libro, insomma. Ma non l'ho acquistato.
Adesso sono pentito e tornerò a comprarlo. Ma sul momento mi è parso unilaterale. Troppo frettoloso. Giornalistico, appunto.
Ne ho letto poco, per darne un giudizio definitivo. Però ho capito l'idea centrale. La vecchiaia è una sventura. E chi dice il contrario è un ipocrita.
In questi due anni di diario giornaliero (e in un anno di blog) ho imparato a non essere definitivo. Alcune idee iniziali le ho cambiate. La prospettiva è cambiata. Ho approfondito. Proprio  a causa di un confronto continuo con la vecchiaia.
Mi sono addentrato a fondo nei vari temi.
Ho capito che ci sono varie vecchiaie.
Che ci sono infiniti modi di vivere la vecchiaia.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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