13 luglio 2013

Le scarpe vecchie (288)

Le scarpe vecchie. (288)
D’estate uso i mocassini. Ogni due o tre anni li cambio, perché  l’uso quotidiano per tre mesi li consuma. Quelli che ho in uso ora, dovevo già cambiarli l’anno scorso. La suola si era fessurata. Ho tirato avanti, per cambiarli quest’anno. E’ luglio e non l’ho ancora fatto. 

Sono sformati e scoloriti, ma sono ancora delle scarpe.  Si sono adattati ai miei piedi.
Sono comodi. 
Certo, se piove, imbarcano acqua e non li posso usare. Ma se fa bel tempo, svolgono ancora la loro funzione di scarpe. Ho deciso che li uso ancora un anno. Meglio risparmiare quei 30-40 euro (visto che in famiglia abbiamo due disoccupati).
Noi anziani siamo come le scarpe consumate. Svolgiamo ancora la nostra funzione. 

Se piove, cioè se ci si chiede uno sforzo fisico, se dobbiamo essere veloci, se la prestazione è elevata, falliamo. Ma per il resto svolgiamo ancora la nostra funzione di esseri umani. 
In situazioni che richiedono riflessione, esperienza, valutazione di numerosi fattori, siamo ancora validi. 
Al limite solo come nonni. 
Sappiamo adattarci.
Noi vecchi siamo comodi.


(Un indice per argomenti delle prime 218 pagine del diario si trova a pagina 202.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com            )

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