Punto di svolta. (224)
Ho molti dubbi sulla vecchiaia. Molti
di più di quando ho cominciato il diario. Forse sono vicino a una
svolta. Non ho una domanda sola. Molti sono gli interrogativi.
Ho sbagliato tutto?
E' giusto ascoltare la vecchiaia? O è
meglio ignorarla?
E' salutare guardarla in faccia,
analizzarla, coccolarla quasi? O è meglio vivere la vita e
basta?
Ho criticato Napolitano per il suo
protagonismo, in un'età in cui dovrebbe ritirarsi (e lasciare spazio
ai giovani). E molti lo ritengono quasi un salvatore della patria.
Ho lodato Ratzinger per aver lasciato.
Invece il papa precedente è rimasto fino alla fine al suo posto ed è
stato giudicato un eroe.
Sono confuso. Che cosa è meglio fare?
Qualche idea mi è venuta.
Intanto l'età non conta così tanto.
Vi sono vecchi di prima fascia (65-75) quasi decrepiti e vecchi di
terza fascia ancora molto attivi.
La vecchiaia è un fatto strettamente
personale. La tua biologia, la tua psiche, il tuo spirito determinano
la tua vecchiaia.
Diversa da quella di tutti gli altri.
La tua vecchiaia (e
la tua morte) è unica.
Quindi te la costruisci tu.
(L'indice per argomenti delle prime 218
pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com )
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