Commento alla legge sull'eutanasia.
(225)
Una critica all'eutanasia: si
favoriscono i suicidi facili. Leggendo la proposta di legge del n.
222 di questo diario si resta stupiti per i numerosi limiti e vincoli
che vengono posti.
Bisogna essere maggiorenni. Si deve
essere affetti da malattia inguaribile. La malattia deve produrre
gravi sofferenze. I parenti stretti devono essere informati. Il
paziente deve essere stato informato sulle sue condizioni. Deve aver
parlato col medico e discusso della sua scelta. La richiesta di eutanasia deve essere chiara e
senza condizioni. I parenti abbiano la possibilità di parlare col
paziente della sua decisione (se il paziente lo vuole).
In caso che non si sia più in grado di
intendere e volere, si può richiedere preventivamente l'eutanasia
con un atto scritto. Lo scritto deve essere autenticato. Si deve aver
nominato una persona di fiducia che confermi la richiesta. Si deve
aver scritto un altro atto in cui si dichiari di essersi documentato
sulle conseguenze dell'eutanasia.
Tutto questo facilità l'eutanasia?
Proprio no.
Parenti di pazienti che hanno attuato
l'eutanasia dicono che i volontari che assistono chiedono decine di
volte, nei giorni precedenti, la conferma della decisione.
Onestamente mi sembra che invece di
favorire l'eutanasia, si faccia di tutto per scoraggiarla.
Come è giusto che sia.
Perchè porre fine alla vita, non deve
mai essere il risultato di un momento di sconforto.
(L'indice per argomenti delle prime 218
pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com )
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