Perdite. (245)
Ho paura che la
vecchiaia si porti via quello che ho. Muovermi, leggere, pensare, il
piacere dell'intimità sessuale, l'autonomia, gli affetti,
l'indipendenza economica...
Dipende da che cosa
è stato fondamento della mia vita. Se, come per molti maschi, il pensiero più grande è
stato il sesso, la conquista delle donne, è inevitabile che si
perda. Non è però così traumatico, se non nella nostra testa.
Perchè il desiderio cala e l'nteresse se ne va.
Mi spaventa di più
la perdita dell'autonomia: muovermi, capire, decidere, un po' di
denaro per vivere.
Una cosa non si
perde: gli affetti. Si perdono se sono fondati malamente.
Se sono autentici,
non si perdono.
Anche se diventiamo
decrepiti.
(L'indice per argomenti delle prime 218
pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
Nessun commento:
Posta un commento