Il
mio vecchio cane. (193) (altri: 5, 24, 47, 81, 94, 166)
Quando
era giovane era un corridore instancabile. Al parco dove lo lasciavo
libero, scompariva dalla mia vista correndo all'impazzata. Dovevo
preoccuparmi io di sapere dove si era cacciato. Andava e veniva come
gli pareva.
Diventato
vecchio, corre meno. E' sempre veloce e desideroso di correre, ma
corre per meno tempo. Al parco faccio la mia camminata. Non mi
preoccupo più di sapere dove scappa. Perchè mi sta a tiro di voce.
Invecchiato, mi sta più vicino. (Anzi mi stanno più vicino,
perchè di cani ne ho due, entrambi vecchi).
Io
cammino e il branco si muove con me. Non devo fare nessuno sforzo per
richiamarli, perchè corrono entrambi nei pressi della mia posizione.
Come se la vecchiaia avesse portato loro un maggior desiderio di
stare in branco. Come se preferissero la vicinanza, invece della
lontananza.
Come
se preferissero stare in famiglia.
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