05 aprile 2013

Il mio vecchio cane. (193) (altri: 5, 24, 47, 81, 94, 166)
Quando era giovane era un corridore instancabile. Al parco dove lo lasciavo libero, scompariva dalla mia vista correndo all'impazzata. Dovevo preoccuparmi io di sapere dove si era cacciato. Andava e veniva come gli pareva.
Diventato vecchio, corre meno. E' sempre veloce e desideroso di correre, ma corre per meno tempo. Al parco faccio la mia camminata. Non mi preoccupo più di sapere dove scappa. Perchè mi sta a tiro di voce. Invecchiato, mi sta più vicino. (Anzi mi stanno più vicino, perchè di cani ne ho due, entrambi vecchi).
Io cammino e il branco si muove con me. Non devo fare nessuno sforzo per richiamarli, perchè corrono entrambi nei pressi della mia posizione. Come se la vecchiaia avesse portato loro un maggior desiderio di stare in branco. Come se preferissero la vicinanza, invece della lontananza.
Come se preferissero stare in famiglia.

Nessun commento:

Posta un commento