15 gennaio 2013

La vita mi sfugge. (121)
Stamattina, dopo colazione, ho portato il cane al parco. Sono tornato a casa alle dieci e mezzo. Volevo scrivere qualcosa sul blog. Ma la mia consorte mi ha chiesto di andare a fare degli acquisti al supermercato. Così sono uscito di nuovo. Dopo una sosta al bar per un caffè, siamo andati al supermercato. Tornando ci siamo anche fermati in edicola per i giornali. Morale: ho cominciato a scrivere verso le 12. Per un’ora circa, perché all’una è venuto uno dei nostri figli a trovarci. E’ rimasto da noi un’oretta: aveva già mangiato e così abbiamo rimandato il pranzo. Intanto però era arrivata l’ora per la seconda uscita (più breve) del cane. Così sono uscito di nuovo. Al rientro abbiamo pranzato (erano ormai le 14 passate) e guardato un notiziario in TV. In poltrona mi sono addormentato.  Non continuo. E' continuato così anche nel pomeriggio.
Ho la sensazione di non aver fatto nulla durante l’intera giornata. Nulla di quello che mi ero programmato.
E’ vero solo in parte. Perché ho incontrato familiari, sono stato con la mia consorte. Ma la sensazione di aver perso tempo è predominante.
Giornate così ne ho passate tante nella mia vita. Ma ora in vecchiaia è forte la sensazione di aver gettato via una giornata.
E di giornate me ne restano poche.

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