05 marzo 2021
Gradualità e salti (21-025)
Gradualità e salti. (21-025)
Ho conosciuto varie persone anziane che procedono nella loro vecchiaia con gradualità, proprio fino alla fine (per esempio il signor Romano, vedi 20-149). Penso che la gradualità sia una caratteristica tipica della vecchiaia. L'anziano vive una diminuzione di varie abilità e possibilità di vita in modo lento e graduale. Si abitua a livelli inferiori, senza traumi, quasi dimenticando il tempo nel quale aveva e poteva di più.
Ma non è sempre così.
Non è così per tutti.
Conosco altri anziani che di punto in bianco crollano. Avanzano nella vecchiaia di dieci anni o più in pochi giorni.
Riandando con la memoria a esempi di quest'altro tipo, mi accorgo che ciò capita quasi sempre a causa di una malattia o un intervento chirurgico o un incidente.
Insomma un evento traumatico.
Mi viene da trarre una conclusione generale, anche se ho imparato che nella vecchiaia non vi è nulla di generale, bensì che le vecchiaie sono tantissime, quasi una per ogni vecchia o vecchio.
La conclusione è che la gradualità sia la normalità dell'ultima età della vita.
Le eccezioni riguardano variazioni della norma, dovute allo stile di vita.
Ma sto tirando acqua al mio mulino.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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