31 marzo 2021

Bivio* (21-038)

Bivio.* (21-038) A settembre 2020 ho fatto la mia visita geriatrica. In quell'occasione avevo discusso col medico i passi da fare per la mia prostata, molto ingrossata. Avevamo stabilito che prendessi contatto con una clinica nella quale farmi operare, in questi anni nei quali sono relativamente giovane e quindi posso ancora recuperare gli esiti di un'intervento chirurgico. Avevamo anche stabilito che avrei ripreso a fare ginnastica (poco, 20 minuti al giorno, ma necessari). Non ho fatto nessuna delle due cose. Pigrizia, resistenze? Il covi19 mi ha dato la scusa per non far nulla. In realtà mi sono lasciato andare all'inerzia. È un atteggiamento che fa parte delle mie caratteristiche psicologiche, ma che ora vedo aggravarsi, fino al punto da mettere in dubbio la continuazione dei miei incontri col geriatra. Mi sono infatti chiesto: perchè fare tutto ciò che giudico ragionevole fare? Non è per caso una forma di resistenza alla vecchiaia che incombe? A che serve ciò che dovrei fare, se non a vivere più a lungo? Voglio veramente vivere più a lungo oppure le difficoltà inerenti all'esistenza di un vecchio mi stanno facendo desistere dal lottare? Sono a un bivio. (Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)

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