05 luglio 2019

Vecchiaia: un nuovo bilancio (19-077)

Vecchiaia: un nuovo bilancio. (19-077)
Nei giorni scorsi, nella mia città, ha fatto molto caldo. Si sono raggiunti i 38°C.
Sono stato particolarmente a disagio.
Per contro, mia figlia, poco più che quarantenne, mi diceva che sì, faceva caldo, ma lei non lo pativa più di tanto.
Ascrivo alla vecchiaia questa differenza di sensibilità nei confronti di temperature così elevate.
Questo mi ha fatto desiderare di fare un elenco delle variazioni dovute alla vecchiaia, quelle diminuzioni dalle quali ero spaventato all'ingresso nell'ultima parte della vita (vedi i primi due anni di questo diario, il 2012 e il 2013, pagine da 1 a 442).
Spesso quando si parla di vecchiaia si sottolinea un aspetto solo: le malattie.
Trascurando così i segni veri, che sono altri.


Dunque è segno di vecchiaia la scarsa adattabilità ai cambiamenti termici.
Altro segno, particolarmente temuto dai maschi, è la netta diminuzione della libido, del desiderio sessuale e dunque di una normale attività erotica.
Ma il segno più evidente è la stanchezza progressiva, che costringe a un riposo pomeridiano, per ricaricare le pile e arrivare fino a sera.
La lentezza è anch'essa un segno, insieme alla percezione del tempo: va tutto più veloce, si ha sempre meno tempo. Logico, se si è più lenti, di tempo ne resta di meno.
Vista e udito diminuiscono: bisogna tenerne conto.
Sempre dal punto di vista fisico in vecchiaia si perdono muscoli, si perde massa magra.
È assolutamente necessario camminare di più e più velocemente, per contrastarla.


Poi vi sono le conseguenze della vecchiaia sul cervello e sulla psiche.
Si perde memoria.
Si perdono entusiasmo e motivazioni. Soprattutto si diventa incapaci di affrontare situazioni molto complesse. 
E si tende a isolarsi.


Questa breve rassegna può spaventare le altre età, ma vivendola dall'interno è meno drammatica di quanto sembri, perchè gli strumenti per far fronte alle maggiori difficoltà ci sono, soprattutto c'è molta esperienza di vita, che permette di cavarsela piuttosto bene, almeno per gran parte della vecchiaia.
E comunque anche la vecchiaia è vita.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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