28 luglio 2019

Eppure ... (19-086)

Eppure ... (19-086)
L'altro ieri ho scritto del mio nuovo modo di contare gli anni: conto quelli che mi restano da vivere rispetto all'aspettativa di vita media del mio Paese. 
Ciò provoca sorrisi o disappunto, nei miei interlocutori.
Ma sto barando.
Contare gli anni in tal modo fa presupporre che l'idea della morte sia incombente in chi lo fa.
Ma non è così.
Perchè io continuo a sentirmi immortale. 
Dire a chi ascolta che mi restano solo 8 anni di vita (statisticamente parlando), non è la verità.  Continuo a sentire che avrò ancora almeno vent'anni di vita davanti. Non percepisco la morte come imminente. Tant'è che ho già pensato a come contare gli anni dopo gli 81 statistici: +1, +2 eccetera.
Quando mi sentirò vicino alla morte?
E come cambierà il mio modo di pensare, allora?
Per certi versi, a 73 anni, è come e non fossi ancora entrato nella vecchiaia ...


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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