Eppure
... (19-086)
L'altro
ieri ho scritto del mio nuovo modo di contare gli anni: conto quelli
che mi restano da vivere rispetto all'aspettativa di vita media del
mio Paese.
Ciò provoca sorrisi o disappunto, nei miei interlocutori.
Ma
sto barando.
Contare gli anni in tal modo fa presupporre che l'idea della morte sia incombente in chi lo fa.
Ma non è così.
Perchè io continuo a sentirmi
immortale.
Dire
a chi ascolta che mi restano solo 8 anni di vita (statisticamente
parlando), non è la verità. Continuo a sentire che avrò ancora almeno vent'anni di
vita davanti. Non percepisco la morte come imminente. Tant'è che ho già
pensato a come contare gli anni dopo gli 81 statistici: +1, +2
eccetera.
Quando
mi sentirò vicino alla morte?
E
come cambierà il mio modo di pensare, allora?
Per
certi versi, a 73 anni, è come e non fossi ancora entrato nella
vecchiaia ...
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento