Pulizie
di casa. (19-002)
Non
amo farle: punto e basta.
Quando
vedo che lo sporco è eccessivo allora pulisco un po', il minimo
indispensabile.
Poi
per lungo tempo me ne disinteresso.
Ma
non vivo da solo. La mia compagna ha una soglia di insofferenza per
lo sporco più bassa della mia. Arriva sempre prima lei a non
sopportare lo sporco di casa. E quindi mi chiede di fare la mia
parte.
Sono
quasi vent'anni che viviamo insieme e questo è un tema ricorrente,
senza soluzione.
In
questi giorni ho pulito casa. Mi sono accorto che, dopo, avevo i
muscoli indolenziti ed ero abbastanza stanco. Segno che sono poco
abituato a muovermi e a fare sforzi anche , come scopare e lavare
pavimenti.
Ho
giudicato questo un buon segnale per la mia vita. Sostengo da tempo
che gli anziani devono muoversi, pena l'invecchiamento più rapido.
Allora evito di prendere l'ascensore. Se c'è da scendere in garage,
lo faccio senza problemi. Quando c'è da trasportare qualcosa di
pesante non mi tiro indietro.
Non
basta. Devo fare sforzi più frequentemente.
Le
pulizie di casa sono di sicuro uno sforzo più continuato nel tempo.
Evviva
ho trovato una buona motivazione per fare quel che non amo!
D'ora
in poi pulirò la casa come se andassi in palestra.
Le pulizie sono un punto dolente per molti anziani, specialmente se molto vecchi. Non sono solo le energie che se ne vanno e inducono a trascurare la casa. E' anche l'interesse per una casa pulita e ordinata che se ne va.
Penso invece che un anziano, fin che ce la fa, dovrebbe mantenere un minimo livello di dignità: ciò riguarda la cura della persona in primis, e poi anche quello della casa.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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