14 settembre 2018

Lungimiranza (18-123)

Lungimiranza. (18-123)
Una volta all'anno vado con mio nipote maggiore (7 anni) a fare una breve escursione nei colli che si trovano vicino alla mia città. Fin da subito, si è presentato il problema: "E se il nonno ha un malore, se cade e sviene, se muore durante l'escursione? Che può fare un bambino relativamente piccolo, in un luogo poco frequentato?"
Quest'anno è venuta con noi anche un'amica di mio nipote, 9 anni, e dunque il problema si è ridimensionato, ma io sono più vecchio di 3-4 anni rispetto alle prime uscite. Dunque, quando sono arrivato alla meta ho parlato ai due bambini e chiesto loro che cosa avrebbero fatto in caso di una mia perdita di conoscenza.
Consolante e generosa la risposta dei due bambini: "Uno di noi resta con te e l'altro va a cercare aiuto."
Li ho ringraziati, ma li ho sconsigliati vivamente: "No, voi dovete restare insieme. Non preoccupatevi di me, andate insieme a cercare aiuto, ma non separatevi mai."
Bisogna mettere in conto il malore dell'anziano, dopo una certa età. E parlarne insieme ai piccoli, per dare, preventivamente, istruzioni sul comportamento in caso di emergenza.
Intanto i due bambini avevano un bracciale col numero di cellulare dei genitori.
A una certa età, incidente, malore e morte, vanno messe nel conto.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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