Ancora
sulla complessità. (17-146)
Ho già
scritto che noi anziani restiamo indietro rispetto al mondo moderno
(vedi 17-137). Anche perchè talvolta è complesso.
Prendiamo
per esempio lo smart-phone che tanto entusiasma i più
giovani, per le molteplici funzioni che svolge e per nuove tecniche
d'uso (il touch- screen, lo sfogliare le pagine, l'ingrandire le
immagini, eccetera). So che "non è la fine del mondo"
in fatto di difficoltà, eppure non ho nessun desiderio di apprendere
anche le poche nozioni per usarlo.
Nè so usarlo.
Non uso
e non conosco i cosiddetti social: face-book, twitter,
eccetera e neppure whatsapp.
Non
desidero imparare altre complessità, oltre a quelle che ho imparato
fino a questo punto della mia vita (computer, cellulare, stampante
eccetera).
Il
problema non è la difficoltà di apprendimento, ma la mancanza di
motivazioni per apprendere altri marchingegni, altre tecnologie.
È un
problema di "mente" diventata meno elastica.
Qualche
tempo fa ho dovuto cambiare cellulare.
Ne ho
acquistato uno elementare: che funziona soltanto come telefono.
Al
diavolo tutto il resto!
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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