Non tutti alla stessa età. (17-076)
Non si invecchia tutti
alla stessa età. Vi sono persone che a settant'anni sono in possesso
di tutte le loro abilità (soprattutto psico-intellettive) e altre
che mostrano grossi segni di cedimento.
Ho scritto di una
conoscente, mia coetanea, alla quale, ormai da mesi o anni, sfuggono
certe parole (vedi 16-036). Non riesce a riportare alla memoria
parole d'uso comune. E le capita quotidianamente più volte. Anche a me succede
lo stesso, ma in genere non più di una o due volte al mese.
Con questa persona devo
trovare un accordo per formalizzare la sua permanenza
nell'appartamento di cui sono proprietario. La situazione è
complessa. Dopo vari incontri con avvocato, commercialista e con lei
stessa, ho trovato una soluzione che permette di soddisfare le mie
necessità con le sue esigenze. Gliene ho parlato più volte. Le ho
messo per iscritto le considerazioni e la proposta, in modo che
potesse leggersele con calma ed eventualmente farle leggere a suoi
consulenti. Ebbene, in mia presenza sembra comprendere e riservarsi
di decidere. Poi dopo qualche tempo, mi risponde con controproposte
inaccettabili che non tengono in nessun conto le mie esigenze.
E questo per tre volte
consecutive!
All'inizio ho pensato che
facesse la furba per portare acqua al suo mulino. Che volesse
convincermi a rinunciare a miei diritti a vantaggio dei suoi. Poi mi
sono arreso, ho ritirato la proposta e le ho comunicato che agirò
solo in base ai miei interessi.
Dopo qualche riflessione
sono giunto alla conclusione che semplicemente ... non capisce!
In lei il deterioramento
delle capacità intellettive è nettamente avanzato.
E siamo coetanei.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre
2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del
bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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