Sofferenze. (17-048)
Ieri ho scritto che in
vecchiaia gli entusiasmi calano.
Diminuiscono però anche
delusioni e sofferenze.
Ancora durante la mezza
età, oltre che in giovinezza, pativo molto la sofferenza causata
dai conflitti con le persone che amavo.
Per esempio nella coppia:
ogni conflitto importante mi faceva dubitare della mia volontà di
conservare la relazione.
Adesso che sono vecchio è
diverso.
Non solo la sofferenza è
calata per effetto di una più lunga esperienza (ci si fa il
callo, si dice); ma anche l'incidenza del conflitto sulla mia
vita è diminuita.
Cioè mi curo meno di
conflitti, quasi me ne disinteresso.
Mi è capitato di recente
con mio figlio.
L'ho sollecitato molto a
prendere coscienza che mio nipote aveva un ritardo nella crescita. Si
è molto arrabbiato di ciò, e mi ha detto e scritto cose sgradevoli.
Eppure non me la sono presa. Ho cercato di stemperare i toni, avendo
come obbiettivo quello di far qualcosa per il bambino.
Ci sono riuscito e questo
mi è bastato.
Non ricordo neppure
parole e atteggiamenti pesanti di quei giorni.
In vecchiaia i sentimenti
forti si attutiscono.
Anche quelli negativi.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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