06 ottobre 2016

A passi minuscoli (16-153)

A passi minuscoli. (16-153) 
Presso il parco, al quale mi reco con i cani, vi è un parcheggio auto. 
Dove parcheggio appunto la mia auto. 
Vi sono numerose auto: di frequentatori del bar, della bocciofila, del parco stesso. 
Una parte consistente sono auto di vecchi. 
Curiosamente qualcuno arriva, senza smontare sfoglia a lungo il giornale appena comprato e solo dopo scende e va al bar (o alla bocciofila).

Ieri vi era un'automobile parcheggiata fuori dagli spazi previsti e un vecchio in piedi vicino alla portiera posteriore di quell'auto. Ho fatto scendere i cani, mi sono messo gli stivali e chiuso l'auto. 
Il vecchio era ancora là. 
Ho pensato che stesse orinando, come mi era capitato in un'altra occasione. 
Poichè gli sarei passato vicino ho guardato se avesse finito, non volevo disturbarlo. 
Ma non stava orinando. Anzi, si stava muovendo pianissimo, a passetti minuscoli, attorno all'auto. In alcuni minuti era giunto solo all'inizio del lato posteriore.
Ho temuto che si sentisse male. Incrociandolo, gli ho chiesto se aveva bisogno d'aiuto. 
Con un filo di voce mi ha risposto: "Devo farlo da solo."
Allora ho capito.
Doveva fare per esercizio il giro dell'auto. Non so se una o più volte. 
Aveva evidenti difficoltà motorie. Pareva che gli arti non rispondessero ai comandi del cervello, come capita in talune malattie (Parkinson?). 
Doveva fare uno sforzo notevole per imporre i movimenti alle sue gambe.
L'ho salutato, dicendogli che sarei ripassato di là dopo un'oretta, in caso che avesse bisogno d'aiuto.
E sono andato al parco con i cani.
Al ritorno me ne ero quasi scordato, ma l'ho visto di nuovo. Si trovava davanti all'auto, in piedi. Stava sfogliando un quotidiano aperto sul cofano. 
Evidentemente aveva finito l'esercizio. 
Forze per andare al bar non ne aveva; almeno si leggeva il giornale sull'auto: il compito l'aveva assolto! 

Mi sono chiesto come si sentiva quel vecchio ad aver perduto una delle funzioni più elementari: il controllo dei propri arti. 
La malattia invalidante è uno degli esiti della vecchiaia.
Bisogna metterlo in conto.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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