14 febbraio 2016

Compleanni (16-025)

Compleanni. (16-025)
Quando ho raggiunto la vecchiaia, ho smesso di festeggiare il mio compleanno.
Mi sembrava che una festa fatta per più di 60 anni avesse perso ogni attrattiva.
Era diventata una noiosa ripetizione, senza senso.
Qualche perplessità da parte dei parenti più stretti, c'era stata.
Così, allora, decisi di festeggiare il compleanno ... ogni cinque anni.
Festeggiare cioè il comple-lustro.
Mi pareva un buon compromesso fra il mio scarso desiderio di far festa e la necessità di un rito sociale.
Quest'anno scade il quinquennio che mi ero dato di pausa.
Dovrei dunque festeggiare.
Non ne ho nessuna voglia.
Non è questione di uno, cinque o dieci anni.
È che proprio non mi va di far una festa perchè ho completato un determinato tempo.
Non mi va di far festa e basta (neppure capodanno, natale e altro).
E non perchè la vita abbia perso la sua attrattiva, in quanto sono vicino alla morte.
No, semplicemente perchè le cose ripetute per anni e anni diventano noiose, per nulla interessanti.
Perchè farle dunque?
Per obbligo?
Se c'è una cosa della quale noi vecchi ci possiamo sbarazzare è proprio il senso di obbligo a compiere riti sociali che fan tutti!

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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