02 febbraio 2015

Riletture. Sintesi del gennaio 2013 (15-017)

Riletture. Sintesi del gennaio 2013. (15-017)
Tante pagine di diario si controllano a fatica. Così ho deciso di rileggere mesi passati e di farne delle sintesi. Oggi rileggo le pagine del gennaio 2013.
Due anni fa.
Ben cinque pagine trattano il tema di ciò che si perde in vecchiaia: vista, udito, sesso, abilità manuali, sicurezza nei movimenti. Sintomo che le perdite lasciano il segno.
Ma in altre quattro pagine ho scovato le utilità che porta la vecchiaia: libertà interiore, accudire i nipoti, la pacificazione con la propria vita passata, i problemi che spaventano meno.
Come si vede sono positività che riguardano la vita interiore piuttosto che quella pratica.
Quattro pagine le ho dedicate alla morte o a temi connessi: la cremazione, il trapasso naturale, necessità di corsi di preparazione, l'autonomia nello scegliere la forma di sepoltura. La morte è presente nella vita dei vecchi, siano pure vecchi giovani.
Altre pagine riguardano la descrizione della vecchiaia e dell'ultima vecchiaia: la tanta vita vissuta e la poca che resta (non è banale!), il tempo passato soltanto a cercar di sopravvivere, i vecchi cambiano, non sono sempre uguali (!), e infine la propensione dei vecchi giovani a non volerne sapere di morire.
Infine altri aspetti negativi: l'irritabilità, un linguaggio sconveniente (quello che si usava da giovani, ma che sta male anche in bocca di una persona di mezza età), l'imprudenza.

Rileggendo le mie pagine di due anni fa ho trovato discontinuità con le mie pagine di oggi.  
I temi di oggi (quelli di gennaio 2015) sono diversi. Punto meno sulle perdite, sulla morte, sulle questioni pratiche.
In due anni sono cambiato.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pag ina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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