Gli altri vedono.
(14-216)
In auto. Mia moglie mi
dice: "Perchè vai così piano?"
Risposta: "Perchè
piove, è quasi buio e non ci vedo molto."
A casa. Sempre mia
moglie: "Che cos'hai, oggi? Mi sembri assente."
Mia risposta: "Sono
stanco. Ieri e l'altro ieri ho lavorato molto. Non mi sono ancora
ripreso."
Al lavoro, la segretaria:
"Non ha una bella cera. Non sta bene?"
"No, la giornata è
stata impegnativa. Sono semplicemente stanco."
Cose che capitano.
Quando capitano spesso,
c'è da rifletterci.
Capitano più
frequentemente da quando sono entrato nella vecchiaia.
Prima mi stupisco.
Talvolta mi irrito, soprattutto a casa.
Dopo subentra la presa di
coscienza: è evidente che perdo colpi.
E gli altri se ne
accorgono.
Fortuna che ci sono gli
altri.
Ti tengono aggiornato
sulla tua parabola discendente.
Altrimenti tenderemmo a
credere di essere immortali.
Di essere come quando
avevamo quarant'anni.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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