Giorgio Albertazzi.
(14-219)
Grande attore italiano.
Novantenne.
Perfettamente lucido, calca ancora le scene.
L'ho sentito in
un'intervista. Sul teatro e sulla sua vita.
Poi la domanda: "Ha
paura della morte?"
Risposta senza
incertezze: "No. Anzi, ne sono curioso. La morte è l'unico
assoluto della vita. Tutto il resto è relativo. La morte no."
Un altro modo per
attendere la morte. Completamente originale.
Si può attenderla con
paura, oppure con disinteresse.
O con curiosità, come se
fosse un importante evento, al quale partecipare con pienezza.
È un totale
stravolgimento di prospettiva. Può valere anche per altri?
È un invito a vivere
la morte.
Mi ha ricordato
un'intervista ad Anna Marchesini, altra grande attrice italiana.
Anche lei si diceva
interessata alla morte. A causa del suo grande amore per tutto quello
che è vita, era curiosa anche della sua fine.
Grandi persone, prossime
alla fine, che ci lasciano la loro testimonanza.
Di questo abbiamo
bisogno, noi vecchi.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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