Anche Eduardo. (14-213)
Ho seguito un programma
televisivo, in memoria di Eduardo De Filippo (grande attore e
commediografo italiano, morto trent'anni fa).
In una sua intervista, da
anziano, ha detto: "I vecchi devono imparare a eliminare."
Mi ha fatto piacere
sentirlo dire da Eduardo.
È quello che ho scoperto anch'io in
quest'ultimo anno, tanto da ripromettermi di farlo diventare un
esercizio quotidiano: eliminare ogni giorno qualcosa di ciò che
posseggo (e non solo). Per contrastare la tendenza ad accaparrarsi di
tutto, tipica degli uomini e spesso dei vecchi.
Mi era già capitato
qualche tempo fa a proposito di un'altra mia idea, quella di suddividere la
vecchiaia in tre fasi distinte. Lo lessi successivamente in un testo
sulla vecchiaia. Tale e quale alla mia scansione in tre fasi.
Si può dire che sono in
buona compagnia. Potrei vantarmi di essere un pensatore originale.
Ma non credo di essere
più dotato degli altri anziani.
Le idee sulla vecchiaia
ce l'abbiamo già in mente, tutti noi vecchi.
Basta che osserviamo la
nostra vita. Basta che riflettiamo un pò.
Ed esce tutto, proprio
tutto, dai nostri pensieri.
La vecchiaia è un
patrimonio comune.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.
RispondiEliminaT.Terzani