Liste di
priorità. (14-08)
Ho ricevuto il
bollettino della Socrem (società di cremazione) della mia città.
Mi fa sempre
piacere leggerlo, perchè è stata una mia idea di vent'anni fa.
Dal
bollettino ho saputo che hanno completato, al cimitero maggiore, i
lavori del nuovo impianto di cremazione, con la sala del commiato per
i funerali civili. Una battaglia cominciata anch'essa vent'anni fa.
Ho saputo anche
della morte del segretario dell'associazione.
Di questi eventi
nessuno mi ha avvisato.
C'è stato un
tempo nel quale io ero una delle colonne portanti della socrem. Poi
ho ceduto il passo ad altri. Mi sono allontanato.
E si sono
dimenticati di me.
Giustamente.
Ho partecipato
anche attivamente al movimento ecologico della mia città,
contribuendo con iniziative importanti, con pubblicazioni. C'è stato
un momento in cui non passava settimana senza che fossi invitato a
qualche incontro come esperto, nella mia città o in città vicine.
Anche questo è
passato. Non mi telefona più nessuno per invitarmi.
Tutto ciò (e
altro) indica come è fugace la nostra presenza sulla terra.
Se già in vita
cessano di ricordarsi di noi, solo che ci allontaniamo un poco, con
la nostra morte cessano di ricordarsi del tutto.
La nostra
presenza sulla scena della vita è leggera. Ha valore solo per quelle
tre o quattro persone che abbiamo amato e che ci hanno amato.
Ricordiamocelo,
quando stiliamo delle liste di priorità.
Al primo posto
ci sono gli affetti.
(L’indice per
argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina
107)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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